Sesta mansione o fidanzamento spirituale

In questa mansione l'anima viene purificata maggiormente e deve armarsi di molto coraggio per affrontare queste sofferenze interiori ed esteriori, stupenda è la trasformazione che avviene in lei.


Dice santa Teresa:
"Ecco un'altra specie di rapimento che io chiamo volo di spirito: sostanzialmente è un tutt'uno, ma agisce sull'anima in modo assai diverso.
Si sente un movimento di anima così impetuoso da sembrare che lo spirito ci venga rapito, e ciò con tale velocità e così d'improvviso da sentirne, specialmente da principio, non poca paura. Per questo vi ho detto che chi riceve queste grazie ha bisogno non solo di gran coraggio, ma di fede, di fiducia e di pieno abbandono a Dio.....
Ho detto una paglia, ed è così. Con la stessa facilità con cui un gigante solleva una paglia, il nostro grande e valoroso Gigante rapisce lo spirito.......
Si crede trasportata per intero in una regione molto diversa dalla nostra, dove in una luce che non ha paragone con la nostra, le vengono mostrate cose così grandi che da sé non potrebbe immaginare, neppure lavorandovi intorno per tutta la vita.



Perciò avviene che in un solo istante le siano spiegati un'infinità di segreti,dei quali ella non giungerebbe a conoscere la millesima parte, neppure se per ordinarli vi si affaticasse molti anni con l'immaginazione e l'intelletto.
Con gli occhi dell'anima vi si vede molto meglio che non qui con quelli del corpo,come pure s'intendono varie cose senza l'aiuto delle parole.....




Le cose della terra le appaiono così spregevoli che, di fronte a quelle vedute, le sembrano immondezze.......
Da ciò si vede che non è opera del demonio, e meno ancora dell'immaginazione.
Effetti così sublimi non possono essere del demonio. No.
La pace, il conforto e il profitto di cui l'anima si sente in possesso non possono venire da lui. E meno ancora queste tre cose che si sentono in grado molto alto:
la prima, il conoscimento e la grandezza di Dio, perché, più son le cose che di Lui si vedono, più Egli ci appare magnifico; la seconda, l'umiltà e il conoscimento di noi stessi, nel pensare che un essere così vile abbia osato offendere il Creatore di tante meraviglie e osi ancora guardarlo; la terza, il disprezzo di tutte le cose della terra, eccetto di quelle che siano di aiuto nel servizio di così grande Signore. Queste le gioie che lo Sposo comincia a regalare alla sposa..."

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