Differenza tra anima e spirito

Dice  santa Teresa:

"Anche noi abbiamo un'anima, fatta ad immagine e a similitudine di Dio, ma non sappiamo apprezzarla come si merita, per cui non conosciamo i grandi segreti che sono in essa.....

 
In quella guisa che Dio ha la sua dimora nel cielo, così deve averla nell'anima, per abitarvi da solo come in un secondo cielo.....

Importa molto, sorelle, che ci guardiamo dal credere che la nostra anima sia un qualche cosa di oscuro. Ordinariamente, siccome non vediamo altra luce fuor di quella che colpisce i nostri occhi, ci figuriamo che nel nostro interno non ve ne sia alcuna e che nella nostra anima regni una specie di oscurità.


Così è per le anime che non sono in grazia; ma ciò, non per difetto del Sole di Giustizia che é ancora in loro come datore dell'essere, ma perché esse non sono capaci di ricevere la sua luce......

Una volta introdotta in questa mansione, le si scoprono, in visione intellettuale, le tre Persone della santissima Trinità, come in una rappresentazione della verità, in mezzo a un incendio, simile a una nube risplendentissima che viene al suo spirito. Le tre Persone si vedono distintamente, e l'anima, per una nozione ammirabile di cui viene favorita, conosce con certezza assoluta che tutte e tre sono una sola sostanza, una sola potenza, una sola sapienza, un solo Dio.
Ciò che crediamo per fede, ella lo conosce quasi per vista, benché non con gli occhi del corpo né con quelli dell'anima, non essendo visione immaginaria....




Le vede risiedere nel suo interno, nella maniera già detta, e sente la loro divina compagnia nella parte più intima di se stessa, come in un abisso molto profondo che per difetto di scienza non sa definire.....

Infatti, quella persona si trovò migliorata in ogni cosa, persuasa che l'essenziale della sua anima non si muovesse più da quella mansione, per pene ed affari che avesse.
Anzi le sembrava che la sua anima fosse quasi divisa tanto che dopo questa grazia, quando le accadeva di vedersi fra gravi tribolazioni, si lamentava di lei, come Marta di Maria, rimproverandola che stesse sempre godendo in quella quiete e lasciasse lei fra tante pene e occupazioni che le impedivano di tenerle ivi compagnia.

Può essere, figliuole, che ciò vi sembri una stranezza, ma è così. Sappiamo che l'anima è una, eppure non dico una stranezza, ma un fatto molto ordinario.
Non vi ho forse detto che da certi effetti interiori si può chiaramente conoscere che fra l'anima e lo spirito vi dev'essere una qualche differenza?

In realtà non sono che una cosa, ma alle volte vi si nota una distinzione così sottile da pensare che l'uno operi in un modo e l'altra in altro, a seconda del sapore diverso di cui il Signore li favorisce. Inoltre, mi pare che l'anima differisca dalle sue potenze e che non sia una cosa sola con esse.

Insomma, vi sono nel nostro interno tanti e così delicati misteri che sarebbe temerità mettermi io a spiegarli. Li vedremo tutti nell'altra vita, se il Signore si compiacerà, nella sua misericordia, d'ammettercí in quel soggiorno ove ci saranno svelati.

Tornando a quello che dicevo, non bisogna credere che le potenze, i sensi e le passioni si mantengano sempre in questa pace. Invece l'anima sì, benché nelle sue mansioni inferiori non manchino di tanto in tanto guerre, fatiche e sofferenze, le quali, però, non sono mai tali da toglierla dal suo luogo, né da farle perdere la pace, almeno in via ordinaria.

Il centro dell'anima nostra, ossia il nostro spirito, è così difficile da spiegare e da credere che, per non saper io farmi intendere, temo che siate tentate di non credermi.
Non è forse assai strano affermare che vi sono pene e travagli, e che nel medesimo tempo l'anima rimane in pace? Ma eccovi una o due similitudini. Piaccia a Dio che mi servano per dirne qualche cosa. Tuttavia so di dire la verità, anche se esse non sono molto appropriate.


Come un re nel suo palazzo non lascia di stare sul suo trono perché il regno è funestato da grandi guerre e calamità, così qui: benché nelle altre mansioni vi sian bestie velenose, grande confusione e se ne oda il tumulto, l'anima rimane al suo posto e non vi è nulla che la smuova. Il rumore che sente le può dare un po' di noia, ma non l'inquieta, né le fa perdere la pace, perché le passioni sono vinte e temono di entrare da lei, per non doverne uscire più umiliate.

Ecco che abbiamo il corpo indolenzito ma la testa sana. Ora, non perché ci duole il corpo, ci deve pur dolere la testa... Mi rido di questi paragoni, non mi soddisfano; ma non ne so altri. Pensate quello che volete. Ciò che ho detto é vero."





Altre spiegazioni sull'anima e sullo spirito


I teologi mistici dividono l'anima in tre parti :
la prima parte è "l'infima", cioè la sensitiva o animale;
la seconda è la media che consta delle tre potenze spirituali: intelletto, memoria, volontà;
ma la terza è l' essenza stessa dell'anima e si dice parte suprema o spirito, dalla quale hanno origine le dette potenze.
Questa è quella in cui  Dio abita e veramente abita ...e questa essenza suprema si chiama centro dell'anima o intimo .... o stanza   mansione di Dio, talamo dello Sposo Celeste....quella che santa Teresa chiama settima mansione.



L'ordina in cui Dio ci presenta questa realtà è perfetto: "Lo spirito, l'anima e il corpo"
 (1 Tessalonicesi 5,23).  Conoscendo l'ordine stabilito da Dio, possiamo apprezzare la saggezza della Bibbia, quando paragona l'uomo al tempio e l'uomo riguardo sia all'ordine, sia ai valori.

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